Premenopausa e Menopausa, cosa ne sai?

La menopausa e il periodo che la precede, definito solitamente premenopausa, rappresentano per molte donne un periodo difficile e delicato nel corso della propria vita. L’assenza del ciclo mestruale, che per molte rappresenta una liberazione, spesso si accompagna ad una serie di sintomi fisici e psicologici non sempre così piacevoli…

I sintomi possono variare da persona a persona e a volte possono rappresentare un grosso disagio che molte donne vivono con grave difficoltà, soprattutto psicologica.

Ne elenchiamo alcuni:

- Nervosismo
- Irritabilità
- Insonnia
- Perdita di memoria
- Cambiamenti di umore repentini

Per alcune donne, la menopausa assomiglia ad un ritorno al periodo adolescenziale e, per certi versi, è davvero così!

E adesso ve ne sveliamo il motivo: gli ormoni ESTROGENI, prodotti dall’ovaio in età fertile, sono i principali STABILIZZATORI del nostro sistema nervoso. Sia durante l’adolescenza che in premenopausa si verifica un’oscillazione degli estrogeni e del progesterone che sono importantissimi per tantissime funzioni fisiologiche ed in particolare per il SNC (Sistema Nervoso Centrale). Alcuni studi di neurofisiologia hanno dimostrato che, a livello cerebrale, esistono dei recettori per gli estrogeni che agiscono direttamente sulle SINAPSI (le connessioni tra i neuroni) modulandone l’attività; pertanto, la carenza ormonale determina, soprattutto all’inizio di queste due fasi del ciclo di una donna (adolescenza e premenopausa), uno squilibrio ormonale che si traduce spesso in sbalzi d’umore e talvolta crisi di panico accompagnate da tachicardia.

Come se non bastasse, ci sono altri sintomi spiacevoli che possono accompagnare la menopausa:

- cistiti
- vaginiti
- secchezza vaginale
- calo del desiderio

Secchezza, cistiti e difficoltà di lubrificazione sono sempre dovute alla regolazione del PH vaginale. Questi ultimi sintomi, soprattutto nelle donne che non hanno avuto parti vaginali, si possono tradurre in un vero e proprio dolore nei rapporti (o dispareunia).

Altri sintomi che si accompagnano alla menopausa possono essere: improvvise vampate di calore e soprattutto l’osteoporosi, che si traduce in un aumento del rischio di fratture di 40 volte rispetto a una persona di sesso maschile della stessa età! Aumentano anche il colesterolo, il rischio cardiovascolare e una disomogenea redistribuzione del grasso corporeo. Insomma, sembra proprio un periodo difficile da affrontare, ma cosa possiamo fare?

In questa delicata fase di vita di una donna è senza dubbio importantissimo parlare con il proprio ginecologo, o ginecologa, ma, può aiutare, anche affiancarsi ad uno psicologo specializzato che ci possano indirizzare quanto prima verso una terapia. La terapia più genericamente utilizzata è il TOS, o terapia ormonale sostitutiva.

La terapia ormonale sostitutiva (TOS), come dice la parola stessa, sostituisce gli ormoni che il corpo di una donna non produce più durante la menopausa. La terapia è personale e può migliorare notevolmente la sintomatologia della menopausa, soprattutto se iniziata entro cinque anni dall’apparizione dei sintomi. La TOS migliora e rallenta sia l’osteoporosi che l’invecchiamento cerebrale. Per quanto riguarda l’osteoporosi, è un problema comune nelle donne in menopausa, ma studi recenti hanno dimostrato un notevole aumento del rischio di fratture soprattutto nelle donne magre.

Naturalmente la situazione va valutata con il proprio medico e con alcuni accertamenti suggeriti quali: MOC (mineralometria ossea computerizzata), visita ginecologica ed ecografica. Una terapia dimostratasi funzionale è quella basata sui SERM (modulatori selettivi del recettore degli estrogeni) che agiscono aumentando la sensibilità a livello osseo migliorando l’osteoporosi ma anche riducendo il rischio di tumori alla mammella.

È in ogni caso importante tenere ben presente che c’è una notevole differenza tra una menopausa gestita da una persona sedentaria e una, al contrario, gestita da una persona che segue regolare attività fisica. Quindi il consiglio è sempre quello di praticare una sana attività sportiva, ricreativa e volta in ogni caso al nostro benessere psicofisico. Alcuni studi hanno rivelato quanto sia utile in questi casi praticare discipline volte al proprio condizionamento psicofisico come il Taiji Quan, lo Yoga e la meditazione, che da secoli in oriente le persone praticano per affrontare periodi della vita difficili come questo.

Ricordiamo inoltre che una sana alimentazione, senza eccessi né carenze, permette una migliore gestione del proprio equilibrio ormonale, non a caso il detto: “siamo ciò che mangiamo”. Lo stesso discorso alimentare lo si può fare con i rimedi erboristici, che spesso sono la base di tutte le medicine che consumiamo quasi in overdose senza rendercene conto. Una maggiore consapevolezza di noi stessi, delle nostre necessità, delle nostre abitudini, ci può aiutare a gestire questo periodo difficile nel migliore dei modi!