Sessualità e STRESS

Esercizi Tibetani

Come migliorare la qualità della nostra vita sessuale attraverso la pratica dei Cinque Tibetani.

Due tra le principali cause che determinano il calo della soddisfazione e del desiderio sessuali sono senza dubbio l’ansia e lo stress. Vivere una vita dai ritmi frenetici, sentirsi sottoposti a continue e pressanti richieste e non avere altra scelta se non affrontare le piccole (o grandi sfide) che ogni giorno ci troviamo a fronteggiare non sono di certo gli ingredienti perfetti della ricetta che serve per vivere in modo sereno ed appagante la nostra intimità.

Molto spesso chi lamenta di sentirsi fortemente stressato riporta anche una forte insoddisfazione sessuale che, con evidenti distinzioni tra uomini e donne, si può manifestare con condizioni cliniche quali disfunzione erettile, ansia da prestazione, eiaculazione precoce, anorgasmia, vaginismo, calo della libido etc.

A livello fisico, quando siamo molto stressati, il nostro organismo risponde attivando maggiormente l’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali, attivazione che induce da un lato l’ipotalamo a produrre più corticotropina (CRH) e dall’altro l’ipofisi a produrre più adrenocorticotropina (ACTH). Come conseguenza, le ghiandole surrenali secernono maggiori quantità di aldosterone e di cortisolo.

Quest’ultimo è noto come “ormone dello stress” in quanto, se la situazione o il fattore stressanti si cronicizzano nel tempo, una sua elevata concentrazione comporta conseguenze disfunzionali tanto per il nostro organismo quanto per la nostra psiche.

Sul piano fisico aumenta la gittata cardiaca, si innalza la glicemia nel sangue, si abbattono le difese immunitarie, si disregola il funzionamento della tiroide, si riduce la sintesi del collagene e via discorrendo.

Sul piano mentale aumenta l’irritabilità, diminuisce la capacità di regolazione emotiva, si intensifica l’iper-reattività alle stimolazioni sia interne che esterne, calano la percezione di auto-efficacia e di auto-controllo.

Per quanto riguarda più specificatamente l’ambito della sessualità, un’elevata produzione di cortisolo da parte delle ghiandole del surrene, induce una diminuzione della concentrazione del testosterone, ormone da cui dipendono la libido, le funzioni riproduttive e la soddisfazione sessuale.

Il testosterone, pur appartenendo alla categoria degli androgeni, cioè degli ormoni tipicamente maschili, viene prodotto, sebbene in proporzioni inferiori, anche dall’organismo femminile dove è poi, successivamente, convertito in estrogeni.

È dunque evidente come lo stress influisca negativamente sulla nostra vita sessuale e quanto sia importante imparare a gestirlo con modalità funzionali, che ci consentano di rigenerare il nostro corpo e la nostra mente quando avvertiamo maggiore sovraccarico e tensione.

Un ottimo metodo per recuperare energie psico-fisiche e ridurre i livelli di stress è praticare con costanza i cinque esercizi tibetani. Basati sull’antica disciplina dello yoga, i “cinque tibetani” consistono in una serie di esercizi di stretching e di sforzo isometrico (contrazione muscolare statica) ed isotonico (contrazione muscolare dinamica) abbinati al controllo della respirazione.

Se praticati con regolarità, ci consentono di riequilibrare il rapporto tra mente e corpo e di combattere lo stress, producendo inoltre una serie di vantaggi riscontrabili sia sul piano fisico che su quello psichico:

  • Miglioramento della flessibilità muscolare
  • Miglioramento della tonicità muscolare
  • Aumento dell’ossigenazione dei tessuti
  • Incremento della consapevolezza e della concentrazione
  • Mantenimento di una respirazione e di una postura corrette
  • Induzione di uno stato mentale di calma
  • Induzione di uno stato di rilassamento globale

I “cinque tibetani” (1-Ruota; 2-Angolo; 3-Arco; 4-Ponte; 5-Ruota) vanno praticati con regolarità: una volta al giorno sarebbe l’ideale, ma almeno tre sessioni alla settimana sono indispensabili per poter ottenere qualche beneficio.

Il momento migliore per svolgere gli esercizi è al mattino, prima della colazione: non preoccuparti, non ci vogliono più di quindici minuti ed è proprio ad inizio giornata che abbiamo maggiormente bisogno di una buona ricarica di energia che ci consenta affrontare al meglio tutti i nostri impegni.

Inoltre ciascun esercizio, secondo la tradizione tibetana, andrebbe ripetuto per 21 volte prima di passare a quello successivo: il mio consiglio è ovviamente quello di iniziare con un numero inferiore di ripetizioni, 7 ad esempio, ed andare via via aumentando di settimana in settimana.

Infine, è importante non solamente lo svolgimento corretto degli esercizi che, come potrai vedere direttamente dal video, sono davvero di facile esecuzione, ma anche e soprattutto la consapevolezza con cui ci approcciamo alla pratica: l’atteggiamento corretto è, per citare lo psicoanalista Wilfred Bion, quello di porsi “senza memoria e senza desiderio”, vale a dire assumendo un’apertura mentale che ci liberi dalle aspettative e dai pregiudizi.

La qualità della nostra vita sessuale è legata all’interazione tra innumerevoli fattori (lavoro, relazioni, condizione abitativa, alimentazione, situazione economica, supporto sociale…) molti dei quali, sfortunatamente, non dipendono da noi né dalla nostra volontà.

Spesso non possiamo scegliere a quali sollecitazioni verremo sottoposti, ma possiamo indubbiamente scegliere come reagire ad esse o come, al netto di un risultato negativo, rimodulare la nostra strategia d’azione.

È questo infatti ciò che si intende per comportamento intelligente: la capacità dell’essere umano di adattarsi nel modo più proficuo e funzionale all’ambiente ed alle stimolazioni che esso produce.

Prova a ritagliarti un piccolo spazio per te stesso, possibilmente al mattino, concedendoti la possibilità di sperimentare una pratica nuova dalla quale puoi trarre un concreto giovamento. È importante la motivazione: chi ben comincia è a metà dell’opera!

Quindi…prendi in mano il tuo smartphone ed imposta la sveglia per domani mattina quindici minuti prima rispetto al solito orario. Sono certa che, se non perderai la costanza e la motivazione, tra qualche settimana sarai contento di aver rinunciato a quel quarto d’ora di sonno.

Buona visione e buona pratica!

[Debora Rossi per babeland.it]