Valentina di Crepax: il fumetto erotico anni '60

Guido Crepax è un maestro indiscusso dell’arte del fumetto. Ha realizzato, nel tempo, affascinanti versioni a fumetti dei maggiori classici della letteratura erotica ma, soprattutto, ha creato una delle più seducenti protagoniste del fumetto italiano: Valentina.

Guido Crepax nasce a Milano il 15 luglio 1933. Il suo personaggio onirico-erotico Valentina apparve inizialmente sulla rivista di fumetti Linus come personaggio secondario di una serie di fantascienza;  il caschetto nero e il temperamento indomito fu ispirato da Louise Brooks, diva del cinema muto con cui l’artista italiano ebbe anche stretti contatti.

Valentina è la fidanzata di Philip Rembrant, un critico d'arte che in realtà possiede strani poteri ed è noto anche col nome di Neutron. Il primo episodio viene intitolato La curva di Lesmo (riferimento ad una curva dell'autodromo di Monza) seguito a sua volta da altri trenta raccolti in sette libri. A questi si aggiungono nel tempo altri libri come Valentina e la Lanterna magica del 1977 e Valentina pirata (il primo interamente a colori).

Valentina nasce su Linus e per lungo tempo sarà questa la rivista che la farà crescere e conoscere; Valentina avrà la caratteristica, piuttosto inconsueta nel mondo del fumetto, di invecchiare, seppur più lentamente del normale. L'uscita di scena della sensualissima ragazza dai capelli a caschetto avviene nel 1995, dopo oltre trent'anni, con la storia Al diavolo Valentina. Le avventure di Valentina hanno avuto un grande successo in Italia e all'estero (specialmente in Francia).

Nel 1976, Crepax realizza Casanova, altro tema erotico-trasgressivo, una trasposizione della vita del celebre libertino nella Venezia del settecento. Il 1978 è la volta di Histoire d'O, dal romanzo di Pauline Réage (pseudonimo della scrittrice Dominique Aury), la storia di una donna che si rende schiava e si presta a qualsiasi pratica erotica per amore. Nel 1979 traspone a fumetti uno dei romanzi più scandalosi del Marchese de Sade, Justine o le disavventure della virtù, nel fumetto in due parti Justine. Tra gli altri adattamenti Venere in pelliccia (1984) ispirato all'opera di Leopold Sacher-Masoch (dal cui nome è stato coniato il termine masochismo) dove Crepax tratta i temi del romanzo in maniera meno allusiva e più cruda. Questi adattamenti sono seguita da quello di Emmanuelle.

Genova celebra la figura di Valentina e omaggia l’arte di Guido Crepas (il suo vero nome) con una grande mostra allestita dal 7 marzo al 5 aprile al centro commerciale Fiumara. Che cosa si scoprirà di Valentina che non si sappia già?

Alla galleria di Fiumara si possono vedere disegni e tavole che raccontano come nasce un mito del fumetto, in che modo Crepax riusciva a rendere rigorosamente con il pennino intinto nell’inchiostro un personaggio complesso. I disegni e le storie di Valentina, sono caratterizzate da uno stile personalissimo, elegante e ricercato nel segno. Crepax costruisce ogni tavola in base alle esigenze del momento, ma si può notare il frequente ricorso alla scomposizione delle immagini in vignette più piccole, a volte piccolissime, dettagli minimi (delle labbra appena dischiuse, uno sguardo, un telefono che non squilla) per sottolineare uno stato d'animo, per creare un'attesa, per evidenziare un particolare importante.

Guido Crepax amava il particolare: mai fine a se stesso ma sempre quale espressione di un’emozione, un cuore palpitante, un pensiero ribelle...