Il bambolo per signore
Nell’immaginario collettivo, quando si pensa alle sex-dolls o bambole del sesso, si pensa comunemente alle sensuali forme femminili, a capelli setosi e lunghi e ad un prosperoso seno che non ha nulla a che invidiare a quello vero di una donna. L’immaginario collettivo ora va un po’ rivisto perché, udite udite, sono arrivate le bambole sessuali maschili!!!
L’azienda Sinthetic ha appena lanciato sul mercato i suoi sexy dolls, che normalmente non destano così tanto stupore e sorpresa ma a guardarli bene invece c’è qualcosa che colpisce….le loro fattezze. Queste bambole sono del tutto realistiche, sembrano davvero uomini in carne ed ossa e non basta l’assoluta somiglianza con un ipotetico partner, questi uomini di plastica sono assolutamente “veri”!
Il realismo non si limita semplicemente alle sembianze quasi perfette di un uomo vero ma va ben al di là, i fantocci in questione sarebbero dotati di una colonna vertebrale flessibile che consente una vasta gamma di movimenti, tipici dell’atto sessuale. Al tatto risultano essere praticamente di carne ed ossa, e possono essere personalizzabili sotto moltissimi aspetti. A partire dai tratti somatici, passando per la razza, l’altezza, il profumo della pelle, la muscolatura, arriviamo ovviamente a poter scegliere la dimensione dell’organo sessuale, ce n’è per tutti i gusti e le esigenze dell’acquirente. È possibile richiedere anche il grado di abbronzatura e la quantità di peluria sull’addome, eventuali tatuaggi se graditi, un vero uomo in pratica, a disposizione delle fantasie più personali possibile.
I prezzi spaziano da 6000 a 16000 dollari, ovviamente ogni dettaglio ha il suo costo, come a dire che ogni “capriccio” non passa inosservato all’azienda e ha il suo peso.
Proviamo a pensare a come si presentano le bambole sessuali femminili e alla differenza che si riscontra con questi uomini in plastica e silicone: la bambola femminile è spesso già pronta e personalizzata, non si muove e non ha una espressione tanto realistica da far credere di avere a propria disposizione una donna vera; per il sollazzo del pubblico femminile invece è stato pensato un uomo che addirittura possa muoversi come un vero caldo amante; una carineria nei riguardi delle donne o il solito pregiudizio sulla funzione sessuale del gentil sesso?
Queste donne non partecipano all’atto sessuale, stanno ferme e guardano diritto, inespressive, verso l’uomo che comanda il gioco, a differenza del nuovo bambolotto che interagisce nell’atto sessuale e addirittura ha un suo personale sguardo e un proprio stile. Potremmo anche supporre che l’azienda californiana abbia voluto invece fare un bel regalo alle donne, che abbia cercato il modo di accontentarne la maggior parte fornendo una smisurata gamma di opportunità di scelta.
Forse non conosceremo mai la risposta ma siamo certi che l’industria sessuale si sta sempre più avventurando al largo, sta probabilmente seguendo il passo delle nuove mode e fantasie piuttosto che perversioni del pubblico di entrambi i sessi.
Negli Stati Uniti l’arrivo di questi sex dolls ha riscosso un successo che il mondo anglosassone ha invece disatteso con forza. Il giornale “The Sun”, ad esempio, ha definitivo le creazioni di plastica “terribilmente realistiche ed eccessivamente impressionanti”. Oltre alle opinioni lanciate sui giornali, anche i social network vengono invasi di polemiche sul tema: il piacere femminile, così misterioso e al contempo così complesso, potrà essere soddisfatto da una bambola che mima un uomo che non è?
La stessa domanda la possiamo rivolgere a chi ha creato le bambole sessuali femminili, o è più normale che un uomo si faccia bastare una sagoma in plastica per sentirsi soddisfatto sessualmente?
Credo che il piacere sessuale sia ugualmente complesso nella donna e nell’uomo, con le dovute e ovvie differenze ognuno di noi ha le proprie fantasie e i propri limiti, credo anche però che qualsiasi tipo di sex toy debba occupare il giusto posto nella sessualità di ognuno di noi; questi giochi sono un contorno, un di più che stimola e diverte ed è bene che ci sia; quando diventa la regola, l’assoluto e l’unica fonte sessuale con cui relazionarsi, in questo caso siamo di fronte ad un problema, nei casi più gravi di fronte ad una patologia.
A questo proposito mi sento di consigliare la visione di un interessante film che tratta il tema dell’affettività e si basa su una storia proprio con una bambola che funge da fidanzata. Lars e una ragazza tutta sua (Lars and the Real Girl) è un film del 2007 diretto da Craig Gillespie. Lars Lindstrom è un ventisettenne introverso che vive in un piccolo paese del Wisconsin, con pochi amici ed una inesistente vita sociale. Ha molta difficoltà ad intrattenere rapporti normali, sia con i suoi concittadini sia con suo fratello e sua cognata. Un giorno confessa al fratello di aver conosciuto la donna dei suoi sogni, Bianca, una dolce e timida ragazza incontrata su internet, ma…
[da DESIDERA.PSICO, associazione di psicologia e sessuologia]