I FALSI miti della gravidanza

La gravidanza si accompagna, sin dall’alba dei tempi, a tutta una serie di miti e leggende popolari (e non solo) che pontificano false verità sulla mamma, sul bambino e sulla stessa gestazione.

Inutile dire che una gravidanza sicura e serena non può che fondarsi sulle prescrizioni e sulle raccomandazioni di medico, ginecologa ed ostetrica…tuttavia a volte risulta quasi impossibile per le future mamme non abbandonarsi a qualche ricerca un po’ “poco scientifica” come ad esempio l’analisi della forma della pancia o del calendario cinese per la determinazione del sesso del nascituro.

Finché si tratta di curiosità giocose, se si mantiene la consapevolezza che esse non corrispondono ad informazioni fondate né affidabili, può essere divertente il ricercare risposte nel “sapere popolare”.

In questo articolo però abbiamo voluto riassumere cinque tra i più diffusi falsi miti sulla gravidanza per sfatarli insieme a voi.

Pronti? Partiamo!

In gravidanza si deve mangiare per due! FALSO. Soprattutto durante i primi mesi il fabbisogno calorico del feto è molto esiguo e dunque non c’è alcun bisogno per la donna di aumentare la quantità o l’apporto calorico del cibo consumato. Ciò che invece è importante è seguire un’alimentazione sana, ricca di fibre per contrastare la possibile stitichezza, ben bilanciata tra carboidrati, grassi, proteine… Fondamentale tenere inoltre a mente il fabbisogno di calcio, ferro e vitamine, ricordandosi che il peso deve sì aumentare ma non eccessivamente: condizioni di sovrappeso e carenza vitaminica infatti possono aumentare la frequenza di malformazioni congenite del nascituro.

In gravidanza devo dare via il mio gatto! FALSO. È vero che, per le donne che non hanno mai contratto tale malattia, la toxoplasmosi rappresenta un rischio durante la gravidanza ed è bene prendere accorgimenti per scongiurare tale eventualità. Sicuramente i gatti possono essere portatori di tale patologia ma occorre ben distinguere tra gatti domestici e gatti che vivono all’esterno. Ovviamente è più difficile che i gatti domestici, che non frequentano altri animali e che non escono in giardino a contatto con la terra, possano avere e trasmettere la toxoplasmosi. Per sapere se il nostro gatto ne è affetto è sufficiente effettuare delle analisi al micio recandosi dal veterinario. Buoni accorgimenti sono sicuramente quello di non toccare a mani nude le sue feci e quello di far pulire la lettiera, se possibile, ad un familiare.

In gravidanza è meglio non fare sesso! FALSO. A meno che non ci siano indicazioni specifiche e particolari da parte del medico o della ginecologa, in considerazione di esistenti patologie o complicanze della gestazione, non solo è possibile ma è anzi consigliato avere rapporti sessuali in gravidanza. In primo luogo per il benessere psicofisico della donna e della coppia, ma secondariamente anche perché non vi sono rischi correlati per il feto. Per quanto riguarda l’orgasmo femminile le contrazioni indotte dall’orgasmo, risultato naturale del piacere raggiunto, non rappresentano alcun pericolo per la gravidanza, a meno che questa già non sia a rischio e non devono indurre preoccupazioni in merito ad un possibile aborto. Lo stesso “via libera” vale anche per la masturbazione, con l’unico accorgimento di non utilizzare sex toys particolarmente invasivi e potenzialmente dannosi.

In gravidanza non posso assumere nessun farmaco! FALSO. Durante questo delicato periodo devono essere evitati quei medicinali che potrebbero risultare nocivi per il feto perché oltrepassano la placenta, come alcuni antibiotici o antimicotici. Ciò non vale però per tutti i farmaci ed è scontato che la donna in gravidanza abbia lo stesso diritto di ricevere cure rispetto ad ogni qualsiasi altra persona. La cosa migliore da fare è consultare medico e ginecologa chiedendo se i farmaci che si assumevano in precedenza sono sicuri o se è possibile individuare alternative più adatte. Teniamo presente che molte donne soffrono di condizioni mediche che richiedono trattamenti costanti con farmaci così detti “salva-vita” dei quali è impensabile sospendere l’assunzione. Pensiamo ad esempio alle donne in terapia metadonica: la sospensione del farmaco creerebbe conseguenze dannose sia per lei sia per il feto e l’assunzione viene quindi proseguita, esistendo ad oggi numerosi protocolli per la gestione dell’eventuale astinenza nel nascituro.

In gravidanza non posso prendere il sole! FALSO. In gravidanza è possibile esporsi al sole, tenendo a mente alcune importanti accortezze che dovrebbero in realtà essere seguite non soltanto dalle future mamme ma da tutti: evitare l’esposizione durante le ore più calde della giornata; tenersi idratate assumendo molti liquidi; applicare una crema con fattore di protezione elevato ogni due/tre ore e soprattutto dopo i bagni; fare attenzione a movimenti troppo veloci sotto al caldo perché potrebbero produrre sbalzi di pressione e relativi sbandamenti.

E voi? Credevate che qualcuno di questi cinque falsi miti fosse vero?